A causa dell’
emergenza Coronavirus molti sono i
cambiamenti nelle abitudini, degli italiani e del resto del mondo, avvenuti nelle ultime settimane.
In particolar modo, tra i più significativi, si trovano senza dubbio le nuove
abitudini di acquisto e un considerevole aumento del traffico online.
Cambiano le abitudini dei consumatori
Il traffico di utenti online è aumentato del 93% e, il settore delle telecomunicazioni, per quanto riguarda abbonamenti e accesso a Internet, ha avuto una crescita del 23% (Fonte: Mapp).
Lo
smart working, l’isolamento, la chiusura dei negozi, la difficoltà a reperire i beni di consumo, sono tra le cause concomitanti di una
crescita rapida ed esponenziale dei pagamenti digitali.
I settori investiti da questa crescita spaziano tra la GDO, il Family e Youth, il
Dating online, i siti di dieta e fitness e molto altro.
Pagamenti digitali prima dell’emergenza Coronavirus
Le previsioni sul 2020, che erano state stilate prima dell’emergenza Coronavirus, parlavano già di una
svolta cashless, ma l’Italia sembrava essere rimasta indietro in questo importante processo di trasformazione.
Si prevedeva che
prima del 2023 anche il nostro Paese si sarebbe allineato con il resto d’Europa.
Secondo Finanso.se, entro la
fine di quest’anno, si sarebbero raggiunti gli
oltre 800 miliardi di dollari, con l’
E-commerce che da solo avrebbe potuto generare circa il 90% delle transazioni online. I mobile payments avrebbero triplicato il loro valore medio.
Tuttavia, si tratta di
dati precedenti alla crisi attuale che, naturalmente, non potevano tener conto di un cambio così importante nelle abitudini dei consumatori.
Come stanno crescendo i pagamenti digitali
L’
emergenza Coronavirus ha scatenato
comportamenti e bisogni diversi da quelli di qualsiasi previsione precedente, ecco perché i pagamenti digitali stanno crescendo e gli esperti dicono che l’Italia diventerà un paese senza contanti.
Fin dagli esordi, infatti, il
contante è stato considerato
veicolo di contagio e l’
OMS sta spingendo verso soluzioni di digital payments, come il pagamento da remoto con
carta di credito e mobile.
Non è un caso dunque che l
‘e-commerce sia cresciuto dell’81% dopo appena una settimana dall’inizio della quarantena (Fonte: Nielsen).
Cosa accadrà alla fine dell’emergenza Coronavirus?
Secondo
Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Pagamenti Innovativi del Politecnico di Milano, i
sistemi di pagamenti digitali in Italia sono oggi in grado di sostenere un aumento del traffico e delle transazioni, anche importante, come quello che sta già avvenendo in questa situazione.
Finita l’emergenza, molti utenti, che prima non avevamo mai fatto uso di pagamenti digitali, potrebbero quindi decidere di continuare ad utilizzarli e di non tornare mai più al contante.
Naturalmente non si può avere certezza ed è difficile fare delle previsioni in questo momento, ma che questa sia davvero la
svolta epocale verso una società cashless?