Gli
investimenti pubblicitari nei primi 5 mesi del 2020 hanno avuto un
bilancio negativo, secondo i dati riportati da Nielsen.
Tuttavia, già
a maggio si è riscontrato un leggero miglioramento, rispetto al mese di aprile.
In quest’articolo analizzeremo l’andamento degli investimenti pubblicitari e le previsioni per la seconda metà dell’anno.
Impatto del Covid 19 sugli investimenti pubblicitari
Tra
gennaio e maggio gli investimenti pubblicitari hanno registrato
un calo del 23,8% rispetto agli stessi mesi nel 2019.
Il
trend in negativo, riconducibile al Covid19, ha avuto un impatto su tutti i settori, fatta eccezione per il
mondo dell’eCommerce in cui il Performance Marketing, dopo un periodo di stallo, ha visto una crescita seppur minima.
Tv, quotidiani, periodici e Radio
Per quanto riguarda i
mezzi di comunicazione offline, il calo rispetto al 2019 si è registrato nelle seguenti modalità:
- TV in calo del 24,5%;
- Quotidiani in calo del 27,4%;
- Periodici in calo del 41,5%;
- Radio in calo del 39,2% .
Investimenti pubblicitari online
Anche gli
investimenti pubblicitari nel settore online hanno avuto una significativa
diminuzione.
Il
web advertising, infatti, che include search, social, classified (annunci sponsorizzati) e gli Ott, ha avuto una
perdita del 14,4%.
Quali settori hanno avuto un impatto maggiore?
I
settori merceologici che hanno visto una
maggiore decrescita dal punto di vista degli investimenti pubblicitari sono stati soprattutto quelli penalizzati dal lockdown, o quelli che, crescendo troppo, non hanno avuto l’esigenza di investire in pubblicità:
- Toiletries in calo del 26,4%;
- Cura della persona in calo del 49,5%;
- Abbigliamento in calo del 42%.
Nel mese di maggio si è registrata una diminuzione anche dell’advertising nel campo farmaceutico (-49%) e alimentare (-48,3%).
Come vanno letti questi dati?
La diminuzione degli investimenti pubblicitari potrebbe far pensare a una perdita economica dei settori sopracitati.
In realtà, analizzando il dato, bisogna tener conto del fatto che gli investimenti pubblicitari sono stati impattati dall’emergenza Covid e si sono così generati due scenari:
- alcuni settori, come per esempio quello della cura della persona, faticano nella ripresa, quindi hanno tagliato costi “futili”, tra cui il costo della pubblicità;
- altri settori, invece, per esempio farmaceutico e alimentare, che nei mesi del lockdown sono cresciuti moltissimo, hanno smesso di fare investimenti pubblicitari, semplicemente perché la richiesta superava in alcuni casi l’offerta.
Previsioni per la fine del 2020
Secondo Nielsen, per quanto i dati non siano di certo molto positivi, ci sono comunque
due segnali, anche se minimi, che fanno presagire un miglioramento entro la fine dell’anno:
- nel mese di maggio c’è stato un incremento del 20,1% in spesa pubblicitaria rispetto al mese di aprile;
- nel 2019, l’incremento tra maggio e aprile era stato solo del 14%.
La
crescita nei prossimi mesi del mercato Advertising sembra, quindi, essere possibile.
Tuttavia,
a causa della situazione ancora molto incerta, per quanto ci siano alcuni indicatori di ripresa, si parla già del 2021.